Ieri sera, mentre il temporale faceva disastri, io ero immerso nel sonno, non so come e non so perchè mi sono ritrovato a sognare lei. Per Dio che bel sogno, eravamo sopra nella mia camera/mansarda e non potrò mai scordarmi (perchè ero sicuro di averlo vissuto) di quando nel sogno gli misi una mano tra i capelli mentre lei era aveva lo sguardo triste e affranto, quasi condannato. Bastarono pochi secondi in cui ci guardammo che lei abbassò lo sguardo e in quel momento l'ho bacia facendomi ancora strada con le dita fra i riccioli neri portando l'altra mano ad accarezzarle la morbida guancia, con tanta foga, tanta voglia di avere , tanta possessione, molta ossessione da quel viso, da quel momento, tanta ossessione di lei, che ora è tanto lontana, centinaia di chilometri, rimanendo un pallino nell'orizzonte anche quando è ha pochi metri da me.
Proprio un bel sogno, appena svegliato pensavo addirittura che fosse vero, e la triste realizzazione che era solo un frutto della mia immaginazione mi ha ferito più di mille spade perchè lei ora è lontana, in Francia, magari ha in mente tutto e tutti tranne che me e io non ci posso fare niente
mi sarei dovuto rassegnare, anni fa, e invece niente continuo a cadere giù per questo baratro che non ha fine.
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mercoledì 13 luglio 2011
sabato 9 luglio 2011
Per ritornare dopo le parole ... alle carezze dell'amore
Non aveva persone a consolarlo , non aveva punti di sfogo, c'era solo lei e l'amore per lei che aumentava al pari del romanticismo nell'abbandonarsi di sogni impossibili con musiche terribilmente dolci come colonna sonora. Nostalgiche, tristi. Come lui. Ma lei era un angelo, era la creatura di Dio da adulare, da pregare. Era l'unico spiraglio di luce. Quante giornate passate ad osservarla, quante sere passate a piangere, quand ovedeva la mano di lei cinta insieme a quella del ragazzo che lo prendeva in giro avrebbe desiderato morire. La sera con il Cd del suo gruppo preferito messo dentro la Play cantava mentre si dondolava sulla scala per non mettere le mani sugli occhi per asciugare le lacrime
Quasi blu metallici
Quasi come elettrici
Quegli occhi che
Ricordo anche se
Non li ho visti mai
Forse solo dentro ai miei
Sogni che forse dovrei
Spiegarti se
Non fosse che tu
Non ci crederai
Perché nemmeno io
Riesco a credere che un Dio
Si sia un po' distratto
Perdendo un angelo
Davanti a me
Ma ormai già che sei qui
Ma ormai già che è così
Non ritornare a casa
O almeno portami con te
Scegli me...
-Scegli me ... SCEGLI ME! Dio dammi una sola cosa .. dammi la bellezza ... così almeno potrei averla .. -
Questo diceva la sera .. scegli me ... scegli me ... scegli me... ogni volta che la vedeva sarebbe scoppiato a piangere, una creatura di Dio in tutto e per tutto, destinata a essere solo di pochi eletti. Lui che di bello forse aveva solo il romanticismo, non poteva essere ritenuto degno. Eppure quante volte gli avrebbe accarezzato i capelli, quante volte gli avrebbe cinto le mani alla vita e adorato il profumo dei capelli. Scegli me ... Ivan Graziani .. Lucio Battisti .. De andrè erano la culla del suo cuore ... Odio e distanza erano e il padre e la madre di questo amore incompreso dagli altri ...
Quest'amore che era stato sepolto per tanto tempo, tanti anni, 3 anni ... 3 anni lo stesso numero di quelli che aveva passato nascondendosi .. un bambino inesperto, deriso innamorato ... affetto da quel morbo mortale quale l'amore che ancora non ne vuole sapere di spegnersi in quel ragazzo. Forse è sbagliato, forse è impensabile continuare con questo amore ... ma è impossibile non farne a meno ... forse troppo dolce, forse troppo romantico per lei .. ma terribilmente vero, terribilmente raffinato , terribilmente protettivo e allo stesso tempo rassegnato ... un amore spione , un amore timido ... un amore impossibile
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